Oleificio Punzo

Arrosto di vitello ai lampascioni

Ingredienti

  • 700 g di Vitello (noce o scamone)
  • 400 g di Lampascioni sott’olio
  • 2 spicchi di Aglio
  • 2 foglie di Alloro
  • 1 rametto di Rosmarino fresco
  • 2 foglie di Salvia fresca
  • 40 cl di Vino rosso
  • 4 cucchiai di Olio extravergine di oliva Punzo
  • Sale
  • Pepe

 

Preparazione

  1. Usando un coltello ben affilato a lama lunga, praticate dei tagli profondi nella carne e inseritevi dei pezzetti di aglio e qualche foglia di rosmarino.
  2. Ponete il vitello in un recipiente che lo contenga bene, a pareti abbastanza alte. Versatevi il vino e massaggiatelo per 1 minuto, aggiungete le foglie di alloro, copritelo con la pellicola alimentare e trasferitelo in frigo per circa 6 ore, girandolo ogni tanto.
  3. Togliete il vitello dal frigo un’ora prima di iniziare a preparare il piatto; quindi sgocciolatelo (conservate il liquido della marinata), asciugatelo con carta da cucina e poi legatelo con lo spago da cucina.
  4. Lavate e asciugate le foglie di rosmarino e salvia, tritatele finemente e unitevi un pizzico di pepe. Con questo trito ricoprite tutta la superficie della carne.
  5. In una teglia idonea anche per la cottura in forno scaldate l’olio Punzo, ponetevi la carne e fatela rosolare su ogni lato; non dovete bucarla, altrimenti i suoi succhi usciranno, perciò usate due palette piatte per girarla.
  6. Quando il vitello sarà dorato in modo uniforme, salatelo, unite il liquido della marinata, riportate a bollore e poi trasferite la teglia in forno caldo a 190°C per circa 40 minuti. Controllatelo ogni tanto, girandolo e irrorandolo con il sugo di cottura: quando necessario unite dell’acqua bollente.
  7. Trascorso il tempo previsto, versate nella teglia i lampascioni scolati e continuate la cottura per altri 20 minuti circa, controllando sempre che il sugo non si asciughi. Sfornate, coprite la carne con carta di alluminio e fatela riposare per 10 minuti circa.
  8. Togliete lo spago al vitello, tagliatelo a fette e servitelo con i lampascioni e il sugo di cottura.

Francesco Liguori

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